Quante volte mi fermo perché ho paura di andare oltre? Quante volte mi lascio sabotare dalla mia mente per paura di sperimentare il nuovo nella mia vita? La paura rappresenta l’arma più potente che possa essere usata per manipolare la vita di qualcuno. Se vuoi controllare una persona, genera in lei paura, falle sperimentare l’ansia, lo smarrimento, l’insicurezza, l’incertezza, il terrore, e la potrai dominare offrendole qualsiasi barlume di falsa speranza. Tantissime paure sono generate dal mondo esterno: sempre più ci fanno credere che il mondo è un caos e che noi non abbiamo alcun controllo su di esso, perché è basato su leggi non definite e completamente casuali. Ma questa non è la verità. Il mondo esterno è l’esatto riflesso di ciò che siamo noi internamente. La realtà esterna è la manifestazione tangibile delle nostre emozioni e dei nostri pensieri.

«Come il vapore si condensa in acqua e poi in ghiaccio, così il mondo attorno a noi non è altro che una condensazione della nostra coscienza».  Paramahansa Yogananda

Fino a quando vivremo ostacolati dalle paure, la nostra vita rifletterà continuamente queste paure. Qual è il dramma? Che molta paura è generata da noi, per noi. Condizioniamo noi stessi attraverso il veleno che la nostra mente, con costanza, inietta nel nostro corpo, costringendoci a scelte obbligate, anzichè libere e generate dal cuore. La paura ha molteplici espressioni:

– Immagina il morso di un serpente. Il suo veleno immobilizzante paralizza ogni muscolo, ogni movimento del tuo corpo, ogni azione viene bloccata da questa sostanza che si è diffusa rapidamente in ogni tua cellula. Ma gli occhi rimangono aperti, fissi, e continuano a osservare, a ricevere informazioni dal mondo circostante. Così è anche la paura: blocca il tuo agire, è il veleno che ti blocca in uno stato di immobilità. Il mondo scorre, e tu passivamente stai fermo a osservare, sopraffatto dal veleno che la tua mente continua a iniettare.

– Ora, immagina una fitta nebbia… nulla è chiaro, non vedi più in là del tuo stesso naso, muoverti diventa pericoloso, difficile, e prendere una direzione è assai imprudente. Così è la paura. Crea nebbia nelle tue decisioni, non ti permette di vedere chiaramente la strada che devi intraprendere. Ti tiene lontano dalla verità, impedendo alla luce del sole di risplendere.

– Immagina una bellissima oasi che ti appare all’improvviso, in lontananza, nel deserto. È un miraggio, ma la tua mente ti fa vedere ciò che in realtà non c’è. Più ti avvicini, e più ti rendi conto che là c’è solo sabbia. Così è la paura; nasconde la verità, porta alla tua attenzione solo false illusioni, così da rafforzare il proprio potere. Cerca di farti inciampare a ogni passo che ti fa progredire verso la liberazione, si nasconde e si rafforza suggerendoti pensieri del tipo: «non ce la farò…», «non posso…», «non sono all’altezza…», «è troppo grande per me…».

Afferma il tuo potere, vivi pienamente la tua libertà emozionale e mentale. Non dipingere d’oro quella catena che ti tiene legato a una realtà non tua; è pur sempre una catena, anche se cerchi di trasformarla in qualcos’altro.

«La morte della paura è fare ciò che hai paura di fare». Antico detto dei nativi americani

Se sei libero, sei vero. Se sei vero sperimenterai la forza del cuore e l’equilibrio della mente. Questa è la via, il sentiero della realizzazione umana. Vai, dunque, oltre le tue paure.

Jhonny

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